Come funziona il bollo auto in caso di rottamazione
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Il bollo auto e rottamazione è una questione un poco oscura per gli automobilisti, che spesso si pongono la domanda di come (e se) devono pagare in caso di smantellamento del proprio veicolo.
L’onere di esborso di questa imposta decade nel momento in cui viene meno la titolarità, cioè il possesso dell’automobile.
Dato che il pagamento copre l’arco temporale di 12 mesi, può succedere che all’interno di questo intervallo avvenga la rottamazione.
È necessario quindi chiarire come comportarsi in caso di auto da rottamare e bollo, per non rischiare di incorrere in fastidiose multe così come, al contrario, di versare importi non dovuti.
Bollo e rottamazione: cosa bisogna sapere?
Il bollo è una tassa regionale obbligatoria per qualsiasi automobilista, che deve essere pagata ogni volta in cui si possiede un veicolo; essa viene calcolata in funzione della potenza (kW) e della classe di efficienza ambientale (Euro).
Tale versamento prescinde dall’utilizzo in strada del mezzo, e quindi deve essere corrisposto tramite i servizi online oppure recandosi personalmente in un’agenzia che si occupa di pratiche auto.
Può accadere che, una volta versato il bollo, nei 12 mesi a seguire si prenda la decisione di rottamare il veicolo, e quindi decada automaticamente la titolarità nei suoi confronti.
Secondo la logica, dovrebbe sussistere un diritto di rimborso nei confronti delle mensilità in cui l’automobile è in stato di smantellamento: ad esempio, se quest’ultimo avviene a febbraio, il pagamento dei mesi che vanno da marzo a dicembre non avrebbe alcun senso.
Il recupero della quota che va dal momento della demolizione alla scadenza del bollo versato, può essere richiesto, ma non in tutte le regioni italiane.
L’indennizzo infatti è previsto solamente in Piemonte, Veneto, Lombardia e nelle province autonome di Trento e Bolzano; altrove, una volta pagata l’imposta, non è possibile ricevere risarcimento, indipendentemente dal momento della rottamazione.
Come chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione?
Nella regione Piemonte, è possibile chiedere il rimborso del bollo auto solo se devono ancora decorrere almeno 4 mesi dalla rottamazione alla data di scadenza.
È interessante l’opzione di scelta di cui dispone l’automobilista riguardo a:
- restituzione della quota parziale, che viene calcolata considerando il numero di mesi interi rimanenti partendo dalla data di rottamazione;
- trasferimento della quota parziale su un altro veicolo, che può essere nuovo oppure usato, su cui non è ancora stata versata l’imposta.
È importante ricordarsi, in questi casi, di segnalare l’avvenuta rottamazione procurandosi il documento di certificazione; è valido anche l’attestato di acquisto con permuta presso un concessionario.
Il rimborso può avvenire online oppure presso le agenzie pratiche auto o qualsiasi punto autorizzato al pagamento del bollo.
In Veneto, il risarcimento del bollo e rottamazione auto è possibile solamente per importi uguali o superiori a 30 euro e la domanda può essere effettuata esclusivamente via internet, all’indirizzo Portalebolloauto.regione.veneto.it (l’accesso richiede il possesso dell’identità digitale SPID).
Anche in questo caso esiste l’opportunità di una compensazione, ovvero di trasferire la quota di bollo su un’altra automobile.
La regione Lombardia prevede il rimborso della tassa del bollo auto a partire dal penultimo mese di validità, cioè non si può recuperare la quota dell’ultimo mese, se è l’unico che rimane prima della scadenza.
Riguardo alle province autonome di Trento e Bolzano, è possibile ottenere l’indennizzo del bollo già versato a patto che avanzino almeno 4 mesi e che la cifra sia pari o maggiore di 30 euro.
Nelle altre regioni d’Italia, dato che non è contemplato alcun rimborso in caso di rottamazione auto e bollo, è consigliabile ponderare con un certo anticipo il momento in cui si prevede di demolire l’automobile, per evitare di versare somme inutilmente.
Cosa fare se arriva il bollo per auto rottamata?
Nel momento della rottamazione dell’automobile, non viene effettuato alcun controllo relativo al pagamento del bollo. Il veicolo, infatti, può tranquillamente essere demolito da un punto di vista procedurale, anche se non è in regola con le imposte: i documenti richiesti sono il certificato di proprietà e la carta di circolazione, non il bollo. Il centro di autodemolizione autorizzato, poi, verifica che il mezzo non si trovi in stato di fermo amministrativo o di sequestro penale. Il proprietario del mezzo, però, può incorrere in multe e sanzioni amministrative, come la sospensione della circolazione, se non salda quanto dovuto, anche di un veicolo già rottamato.
Se arriva un bollo auto rottamato, quindi, il titolare del mezzo è in ogni caso tenuto a rimediare, e lo smantellamento del veicolo non modifica gli oneri né eventuali sanzioni già depositate. Anzi, sussiste il caso, non infrequente, in cui il mancato pagamento del bollo auto per un periodo protratto di tempo si traduce in un fermo amministrativo che blocca l’autorizzazione alla demolizione.
Il proprietario del mezzo deve procedere al saldo delle imposte insolute sommate agli eventuali interessi di mora, per evitare di incorrere nel sequestro dell’auto.
Cosa succede se non si paga il bollo di un’auto rottamata?
Se non si paga il bollo di un’auto rottamata, l’obbligo di saldo e gli eventuali interessi di mora derivanti dal ritardo del pagamento rispetto alle scadenze, continuano a gravare sul titolare del mezzo. Rispetto al pagamento del bollo, infatti, un’auto demolita, da un punto di vista regolatorio, viene considerata equivalente a un’auto in circolazione.
Se non si paga il bollo di un’auto rottamata, quindi, si deve procedere alla sua regolazione fino alla scadenza dell’obbligo, analogamente a quanto avviene per i veicoli non rottamati.
Bollo auto con UnipolMove: come funziona?
Il pagamento del bollo auto è un onere a cui nessun automobilista può sottrarsi, pena lo sviluppo di interessi di mora e, nei casi più protratti nel tempo, il sequestro del mezzo.
Conoscere come saldare il bollo auto quindi è un’informazione che consente di organizzarsi in tempo utile per rispettare le scadenze prefissate ed evitare che sopraggiungano fastidiose multe.
Le tasse automobilistiche si possono pagare mediante servizi online dell’ACI, i centri Lottomatica, gli uffici di Poste Italiane, le agenzie pratiche auto autorizzate e l’app IO mediante notifica inviata dalla Regione.
Tramite UnipolMove, è molto semplice pagare il bollo auto con pochi click, comodamente tramite app precedentemente installata sul proprio dispositivo.