Corsia di emergenza: cos’è e quando utilizzarla
Scopri le regole per un corretto utilizzo della corsia di emergenza. La guida completa per affrontare al meglio ogni circostanza con UnipolMove.

Fanno parte della carreggiata le corsie di emergenza delle autostrade, ossia tratti di strada situati lungo il margine destro e destinati esclusivamente a circostanze di necessità. Sebbene non sia così scontato, è vietato percorrere e sostare in tale spazio, se non in condizioni critiche. Un uso improprio potrebbe ostacolare gli interventi di assistenza e mettere a rischio la sicurezza di altri automobilisti.
Ma quando si può usare? E cosa succede se si viene fermati in corsia d’emergenza?
Scopriamolo in questo articolo.
Quando si può usare la corsia di emergenza?
Come suggerisce il nome, la corsia di emergenza è utilizzabile unicamente in situazioni di reale necessità, come nel caso di un veicolo in panne. In rare circostanze, anche i pedoni possono accedervi, a patto che rimangano quanto più vicini possibile al margine esterno della carreggiata e solo al fine di raggiungere in sicurezza i punti SOS.
Tale porzione di strada può essere impiegata anche in caso di malore del conducente o di un passeggero. Qualora, infatti, si avverta un malessere improvviso che potrebbe compromettere la propria capacità di guida, è consigliabile accostare immediatamente e in sicurezza. Una volta fermi è fortemente raccomandato contattare i soccorsi, specialmente se i sintomi persistono o peggiorano.
Esistono poi situazioni straordinarie ove, su indicazione delle autorità competenti, la corsia di emergenza può essere utilizzata per il deflusso del traffico, ad esempio in caso di incidenti che bloccano le ordinarie carreggiate di marcia. Con lavori stradali, poi, un cartello giallo potrà indicarne l’uso, ma solo per un breve tratto. Una volta superata l’area interessata, infatti, sarà obbligatorio rientrare in quella principale.
Infine, tali aree possono essere impiegate per evitare un ostacolo imprevisto alla viabilità, come un animale o un oggetto. Tuttavia, è fondamentale ritornare nella propria corsia il prima possibile, poiché questa non è destinata al sorpasso, né a un uso prolungato. Per tali motivi, sostare senza reali necessità o privi di opportuna segnaletica, può avere conseguenze gravi e, a volte, persino fatali. Non sono pochi, infatti, i casi in cui ignari conducenti di veicoli in avaria diventano vittime di utenti negligenti o irresponsabili che non rispettano le norme di sicurezza.
Quanto si può percorrere la corsia di emergenza?
Le corsie di emergenza possono essere usate solo in casi eccezionali. Pertanto, è vietato sia stazionare, sia transitare in essa. A ogni modo, l’eventuale sosta forzata, non deve comunque superare le 3 ore.
In caso di veicolo in avaria o coinvolto in un incidente, è indispensabile rallentare tempestivamente e attivare le luci di emergenza. Nel frattempo, ponendo sempre attenzione al traffico, sterzare e dirigere il veicolo verso tale corsia, situata immediatamente alla propria destra.
Una volta fermato il veicolo e messo in sicurezza, non spegnere le luci, in modo da segnalare la propria presenza agli altri utenti dell’autostrada. Successivamente, indossando l’apposito giubbotto catarifrangente, posizionare il triangolo di emergenza a una distanza di almeno 50 m dietro il mezzo, come previsto dalle norme vigenti e dai regolamenti stradali.
Inoltre, è bene assicurarsi che nessun passeggero scenda dall’auto e si aggiri intorno a essa, a meno che non sia strettamente necessario per raggiungere un punto di emergenza come un’isola SOS.
In alternativa, è possibile uscire dalla vettura usando le portiere di sinistra, per mantenere una distanza di sicurezza dalla carreggiata di marcia, e attendere dietro il guardrail l’arrivo dei soccorsi.
È importante sottolineare che, sebbene possa sembrare un intervento rapido, non è sicuro tentare di effettuare riparazioni al veicolo sulla corsia di emergenza. A tal proposito, UnipolMove, in collaborazione con UnipolAssistance, mette a disposizione dei propri clienti il servizio del Soccorso Stradale, attraverso cui è possibile ricevere assistenza e richiedere il soccorso direttamente tramite applicazione.
Cosa comporta circolare sulla corsia di emergenza in autostrada?
Molti utenti alla guida di veicoli usano la corsia di emergenza come strada alternativa al traffico congestionato, per fare una telefonata, una piccola pausa o persino per raggiungere più rapidamente il prossimo casello autostradale. Nulla di più sbagliato. Questo comportamento, infatti, può mettere a repentaglio la propria sicurezza stradale e ostacolare il transito dei mezzi di soccorso come ambulanze, pompieri e forze dell’ordine. L’inosservanza, anche in questo caso, non è un reato di poco conto. Secondo il Codice della Strada, infatti, chi percorre abusivamente tale carreggiata per evitare code o guadagnare tempo, rischia multe salate e la decurtazione di punti dalla patente. In situazioni ove la condotta venga ritenuta pericolosa, le sanzioni possono divenire ancora più severe, arrivando persino alla sospensione della patente.
Tra le principali contravvenzioni previste vi sono:
- circolazione non autorizzata o retromarcia: multa da 430 a 1.731 €, decurtazione di 10 punti dalla patente. Nei casi più gravi anche sospensione della patente da 2 a 6 mesi;
- sosta oltre le tre ore: ammenda da 430 a 1.731 € senza decurtazione dei punti, ma con rimozione forzata del veicolo;
- richiesta od offerta di passaggi: ammenda da 36 a 148 €;
- pedoni che camminano senza giustificato motivo: transitare presso la carreggiata senza, ad esempio, raggiungere colonnine SOS, comporta una multa da 22 a 88 €;
- mancanza del giubbotto catarifrangente: contravvenzione da 41 a 169 € con decurtazione di un punto dalla patente.
Queste sanzioni sono messe in atto per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e impedire che azioni irresponsabili possano mettere in pericolo la vita delle persone.